Al cinema “La ricompensa del gatto”

Solo per due giorni, nei cinema italiani il film Neko no Ongaeshi

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Solo il 9 e 10 febbraio 2016 viene proiettato nelle sale cinematografiche italiane il film del 2002 dello Studio Ghibli “La ricompensa del gatto”.

La ricompensa del gatto
La ricompensa del gatto

È la storia di una ragazza di nome Haru, una studente della scuola superiore tranquilla e timida, innamorata ma non corrisposta, che ha la capacità di parlare con i gatti. Un giorno, salva un Blu di Russia che rischiava di essere investito da un camion. Il nome del gatto è Lune, nientemeno che il principe del Regno dei Gatti. Come ringraziamento, i gatti portano a Haru doni come erba gatta e topi. Il padre di Lune, immensamente grato del gesto verso il figlio, la vuole addirittura in sposa al principe. La sua titubanza nel rispondere viene interpretata come un sì. Cominciano così mille avventure per Haru.

Haru incontra Muta, un grosso gatto bianco, di cui una voce femminile le aveva detto di andare in cerca al Bureau dei Gatti e di seguirne le indicazioni. Muta la conduce dal Barone (lo stesso Barone di “Mimi wo Sumaseba”), e da Toto, un corvo di pietra. Poco dopo l’incontro, Haru e Muta sono portati a forza nel Regno dei Gatti.
La ragazza viene condotta a una festa al castello e comincia lentamente a trasformarsi in un felino, con orecchie e baffi. Alla festa, il Barone balla in incognito con Haru e le rivela che più lei rimane nel Regno, più felino diventerà. Il Barone viene scoperto ed è costretto a combattere per difendersi dalle guardie. Yuki, gatta bianca che lavora a palazzo, va in loro soccorso conducendoli a un tunnel da dove poter scappare. Il Re cerca con tutte le sue forze di non far fuggire Haru, o quanto meno di tenerla sufficientemente a lungo intrappolata nel Regno affinché la sua trasformazione si completi. Lune dichiara che però che lui non vuole sposare Haru, anzi lui vuole maritarsi con Yuki, la quale non è altri che la strana voce che aveva consigliato a Haru di andare al Bureau: durante la sua infanzia, Haru aveva salvato dalla morte di stenti Yuki, dandole i cracker che stava mangiando, e Yuki l’ha ricompensata per la sua gentilezza aiutandola.

La ricompensa del gatto
La ricompensa del gatto

Alla fine, il Barone, Haru e Muta riescono a fuggire dal Regno del Gatti, con l’aiuto del principe Lune e Toto. Questa fantastica avventura permette alla ragazza di conoscersi veramente. Haru riesce a tornare nel mondo umano con più fiducia in se stessa tanto che, dopo aver saputo che il ragazzo per cui aveva una cotta si è messo con la sua amica, lei risponde semplicemente “non ha più importanza”.

Scritto da Reiko Yoshida, “La ricompensa del gatto” è nato come cortometraggio di venti minuti per un parco a tema, commissione poi cancellata. Per non cestinare tutto il lavoro fatto, Miyazaki riprese il lavoro già svolto e lo sviluppò in un lungo da 45 minuti. Coinvolse Hiroyuki Morita, animatore nel 1999 per il film “My Neighbours The Yamadas”. Miyazaki e Toshio Suzuki decisero di produrre un lungometraggio basato interamente sulla storyboard di Morita, lasciandone a questi la regia. Nel luglio 2002 venne proiettato per la prima volta l’intero lungometraggio di 75 minuti e ora riproposto in HD nelle sale italiane.

Studio Ghibli
Studio Ghibli

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