“Le chat du rabbin” è una serie a fumetti francese del nizzardo Joann Sfar. Da quest’opera è stato tratto un film d’animazione omonimo, uscito nel 2011.

La storia è ambientata nel 1920 in una terra magica e affascinante, con Moujroum, il gatto del rabbino di Algeri, Abraham, che racconta la sua vita dialogando col suo padrone. Il gatto, furbo e curioso, ha acquisito il dono della parola da quando ha mangiato il pappagallo di casa, ma ha immediatamente cominciato a farne un uso un po’ impertinente, raccontando bugie e offendendo in continuazione.

Il rabbino vuole mandare via il gatto. Questo, però, è follemente innamorato della sua padroncina e si dispera per stare con lei. Temendo la cattiva influenza che Moujroum potrebbe avere sulla figlia Zlabya, decide di insegnargli legge mosaica, la Torah, il Talmud, Mishnah e la Ghemarah e di rimetterlo sulla retta via, così da non fuorviare la giovane donna. Mentre la sua educazione procede, il gatto non rinuncia a esplorare i vicoli della sua Algeri, e si trova a scrutare umani e animali, ebrei e arabi, colonizzatori africani ed europei, che ricordano un po’ Tin Tin.

Un pittore ebreo russo è in cerca della dodicesima tribù di Israel, quella degli ebrei neri, i Falascia. Comincia così un viaggio verso una Gerusalemme immaginaria, con un gruppo composto dal pittore russo, il rabbino e amici, a cui si si aggiunge lo sceicco Mohammed Sfar – lo stesso nome, musicista alla ricerca dei Canti perduti.
Verrà trovata la famosa dodicesima tribù dei Falascia? Una spassosa novella che racconta avventure rocambolesche.

THE RABBI'S CAT – LE CHAT DU RABBIN – TRAILER from Banjo Studio on Vimeo.

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