Il gatto non offre servigi. Il gatto offre sé stesso

"Noi siamo il gatto che è in noi. Siamo i gatti che non possono camminare da soli, e per noi c'è un posto soltanto". Così nel libro dello scrittore Burroughs, che dichiara un amore appassionato e senza riserve verso i gatti. Le immagini parlano da sole

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Un video Close-up in HD di un adorabile gatto Bengal, nel dormiveglia del mattino. Questa breve clip illustra la citazione di William S. Burroughs: “Il gatto non offre servigi. Il gatto si offre”.

William Seward Burroughs, controverso artista della Beat Generation, amava i gatti, e i felini in generale. È facile da capire, basta leggere il suo libro Il gatto in noi. In questo libro Burroughs, scritto poco prima di morire, definì l’amore come il rimedio a ogni male. Importante sottolineare che Burroughs però non intendeva l’amore in generale, ma l’amore felino. La citazione, per intero, recitava queste parole:

“L’unica cosa in grado di risolvere il conflitto è l’amore, lo stesso amore che provo per Fletch, Ruski, Spooner e Calico. Puro amore. Per i miei gatti, oggi come ieri.
L’amore? Che cos’è l’amore?
L’antidolorifico naturale più potente del mondo.
AMORE”.

Burroughs ebbe tantissimi gatti nella sua casa a Lawrence, in Kansas. Discutendo con il suo compagno della possibilità di un attacco nucleare, William S. Burroughs affermò che la cosa che lo preoccupava di più era la fine che avrebbero fatto i suoi gatti. Poco prima di morire, il poeta Allen Ginsberg chiese a Burroughs se volesse essere amato, e lui rispose, “Dipende… Da chi o da cosa? Sicuramente dai miei gatti”.

Proprio dal libro “Il gatto in noi” è tratta la citazione del video:
“Il gatto non offre servigi.
Il gatto offre se stesso.
Naturalmente vuole cura e un tetto.
Non si compra l’amore con niente”.

Un concetto splendidamente espresso dalle immagini del bellissimo Bengal ritratto nel video.

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