I baffi del gatto, il cui nome corretto è vibrisse, sono sostanzialmente peli modificati che svolgono la funzione di ottimi organi sensoriali.
La caduta dei baffi del gatto
Dato che in fondo si tratta di peli, quindi possono cadere e può capitare di trovarne qualcuno in giro per casa. Si tratta di una cosa normale: non c’è da preoccuparsi, ma comunque è bene rimanere in allerta. Ciò che va controllato, per essere certi che la caduta delle vibrisse non sia indicatore di qualche patologia, è le vibrisse ricrescano. Qualora non ricrescessero, e/o addirittura il gatto dovesse perdere pelo anche sul corpo, è bene portarlo dal veterinario.
Baffi gatto (vibrisse) – Cosa sono e a cosa servono
Le vibrisse sono gli organi tattili di vari mammiferi come i felini e i roditori e si presentano costituiti da una base (radice) e da uno stelo di forma cilindrica con una terminazione appuntita. Sono localizzate principalmente sulla testa dell’animale (rima naso-labiale, rima orbitale) eccezion fatta per quelle poste nella regione carpale (polso). Nell’uomo le vibrisse sono formazioni pilifere a livello del naso.
Come negli altri peli, il fusto è formato da materiale inerte (cheratina) e non contiene nervi. A differenza degli altri peli, però, la radice è situata in una zona fortemente innervata e dotata di un ricco letto vascolare. Queste caratteristiche li distinguono da un comune pelo e determinano un importante sanguinamento in caso di strappo.
Sono fondamentali per lo spostamento dell’animale nell’ambiente (soprattutto nella notte) visto che rappresentano l’organo deputato alla percezione della dislocazione degli oggetti e del loro stato (solidità, temperatura, ecc.) e gli forniscono inoltre informazioni sull’eventuale presenza di altri esseri viventi nelle vicinanze, tramite la percezione di spostamenti d’aria da essi provocati. (Wikipedia)