Ecco una rassegna di gatti rari e gatti rarissimi: un po’ perché sono poco diffusi o di terre lontane, ma anche perché se non sono già estinti sono specie protette e quindi difficilmente avvicinabili. La loro bellezza e la loro rarità dovrebbe far pensare a come l’uomo si avvicina e approccia la natura: è evidente che spesso ciò non viene fatto nel migliore dei modi.

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Gatto di Geoffroy
Gatto di Geoffroy

Il gatto di Geoffroy (Leopardus geoffroyi) deve il nome al naturalista francese del XIX secolo Étienne Geoffroy Saint-Hilaire (1772–1844), professore di zoologia all’Università di Parigi.

Vive sulle Ande, nelle pampas (in regioni di foresta arbustiva) e nelle distese del Gran Chaco. Ha quasi le stesse dimensioni di un gatto domestico: misura circa 60 centimetri di lunghezza e ha una coda relativamente breve, di circa 31 centimetri. Pesa solamente dai due ai cinque chili.

Tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, il Gatto di Geoffroy veniva cacciato intensamente per la sua pelliccia. Sebbene sia ritenuto ancora piuttosto numeroso nelle regioni centrali dell’areale, compresa la Bolivia, dove è il secondo felino più comune dopo l’Ocelot, il gatto di Geoffroy è considerato in pericolo in altre zone, come il Cile meridionale. Nel 1992 la specie venne inserita nell’Appendice I della CITES: ciò significa che il commercio internazionale è vietato, tranne che per scopi non di lucro.

FONTEWikipedia

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