Ecco una rassegna di gatti rari e gatti rarissimi: un po’ perché sono poco diffusi o di terre lontane, ma anche perché se non sono già estinti sono specie protette e quindi difficilmente avvicinabili. La loro bellezza e la loro rarità dovrebbe far pensare a come l’uomo si avvicina e approccia la natura: è evidente che spesso ciò non viene fatto nel migliore dei modi.
7Gatto cinese delle montagne o gatto di Biet
Vive in aree del nord-ovest della Cina, ad alta quota (tra i 2.500 e 5.000 metri) nei prati dell’altopiano tibetano. Caccia piccoli roditori e uccelli.
Il Gatto cinese di montagna (Felis bieti), noto anche come gatto della Mongolia, gatto di Monsignor Biet, gatto del Gobi o gatto del deserto della Cina, è un felino dalla costituzione robusta, dotato di una spessa pelliccia di colore variabile tra il marrone e il grigio chiaro con macchie sfumate di colore più scuro. È un parente stretto (e potenziali sottospecie) del gatto selvatico comune ma al tempo stesso è una specie poco studiata, tra i felini il meno conosciuto del Pianeta.
il nome scientifico è dedicati a Félix Biet, direttore di missioni francesi in Cina nel 1800.
Questa specie è in via di estinzione a causa delle pressioni umane: le minacce principali che gravano su di esso sono le campagne di avvelenamento dei roditori nocivi, che riducono il numero delle sue prede, ed eventualmente il traffico delle pellicce.
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