A nord-est della Cina, verso Pechino, alcuni gatti si curano di opere d’arte antiche.
Ma Weidu, famoso in Cina per le sue collezioni d’arte, l’anno scorso ha adotto venti gatti senza un tetto e li ha insigniti quali curatori ufficiali delle sue preziose opere. La loro nuova casa, il Museo di Guanfu, è stato aperto da Ma nel 1997 e fu uno dei primi musei privati della Cina
I gatti fanno salotto su letti della dinastia Ming Arhat, schiacciano un pisolino su troni e mangiare in ciotole in porcellana dell’epoca Yuan.
Il museo ha una speciale stanza messa a disposizione per i gatti e, sempre per loro, sono previste le consuete visite mediche di routine. Tuttavia, lo spazio è limitato, il che significa che il museo non può tenerli tutti e infatti è stato previsto una attività di adozione.
Questi gatti sono ormai diventati il marchio del Museo di Guanfu. Mentre camminano, saltano e si aggirano per i manufatti, loro animano gli oggetti che possono sembrare freddi a molti visitatori.
Le immagini di questi micio sono poi utilizzate sui souvenir del museo. Un museo con i baffi.