Cenni storici
Il Certosino è una razza di gatto domestico riconosciuta a livello internazionale da ormai lungo tempo. Proveniente dalla Francia, in origine fu ibridato da monaci cattolici certosini di Grenoble con lo scopo di catturare i topi che impestavano il loro monastero, la Grande Chartreuse, situato a nord della città. Secondo una leggenda, gli antenati del Certosino erano gatti selvatici di montagna, originari di una zona tra la Siria e l’Iran, portati in Francia dai Crociati nel XIII secolo, e molti dei quali entrarono nelle abbazie dell’ordine monastico certosino. Nel 1972, però, il priore della Grande Chartreuse negò che negli archivi del monastero tenuto vi fosse menzione dell’uso, da parte dei monaci, di qualsiasi razza di gatto che assomigli alla Certosino.
Secondo altri studiosi il nome potrebbe provenire dal fatto che questi gatti erano particolarmente numerosi in vicinanza di una Certosa, come per esempio quella dei giardini del Lussemburgo a Parigi.
Secondo un’altra ipotesi, il nome deriverebbe da un tipo di lana pregiato importato dalla Spagna nel Settecento: si chiamava “Pile de Chartreux” o meglio lana di Certosino. All’epoca, molti pellettieri facevano commercio di pelle di gatto. È dunque possibile che la pelliccia di questi gatti, utilizzata per le stesse caratteristiche della lana, quali la morbidezza e la sua lanosità, abbia preso il nome “Chartreux” , e che da quest’ultima sia derivato il nome dei gatti.
La prima menzione documentata della razza fu del naturalista francese Buffon nel XVII secolo. Il numero di esemplari diminuì notevolmente durante la Prima Guerra Mondiale e fu fatto un grande sforzo da parte degli allevatori europei per far sopravvivere la razza da una possibile estinzione. Storicamente, famosi proprietari del Certosino furono la scrittrice francese Colette e il Presidente della Francia Charles de Gaulle.
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