Gatto sopravvive a un lavaggio completo in lavatrice

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Sopravvissuto a un ciclo completo di lavatrice. Quando, la scorsa settimana, Stefani Carroll-Kirchoff ha visto una piccola zampina bianca e nera spuntare dalla biancheria bagnata, non poteva credere ai suoi occhi. Controlla sempre la lavatrice per assicurarsi che nessuno dei suoi tre gatti ci sia entrato dentro. Eppure, quando ha chiuso l’oblò e avviato un lavaggio rapido ad acqua tiepida e risciacquo freddo non si è accorta che il piccolo Felix era lì, mimetizzato fra i vestiti.

Trentacinque minuti dopo, a lavaggio terminato, ha notato che stranamente gli abiti erano ancora gocciolanti. Stava per far ripartire la centrifuga, quando si è accorta della presenza del cucciolo. Il gatto era completamente zuppo, faceva fatica a respirare ma era ancora vivo. E lei non ha perso tempo per avvolgerlo in un asciugamano e portarlo subito al pronto soccorso veterinario più vicino, l’Animal Emergency and Referral Center of Minnesota.

In qualche modo, il suo gatto è sopravvissuto alla macchina: aveva acqua nei polmoni, un principio di polmonite e aveva anche perso la vista, per fortuna solo temporaneamente. E’ stato messo sotto ossigeno e, anche se se l’è vista davvero brutta, ora si può dire che il peggio è passato: è tornato a vedere e ha iniziato a mangiare.

Ma anche se i veterinari le hanno detto che è solo questione di tempo e che Felix si riprenderà completamente, Stefani ha detto che non si perdonerà mai per l’accaduto: «Sono rimasta scioccata. Tutto questo mi perseguiterà per il resto della mia vita”».

Per le cure di Felix, la famiglia Carroll-Kirchoff ha dovuto sborsare tremila dollari (circa 2600 euro) in contanti subito, a fronte di circa settemila a cui ammonterà la parcella veterinaria. E per sostenerle, la figlia di Stefani, Asha, ha lanciato un appello su GoFundMe, dove ha già raggiunto il traguardo di 10 mila dollari di donazioni.

«Troverò un modo per restituire» ha detto la donna, che lavora in un salone di toelettatura per animali domestici e fa anche volontariato in un centro di riabilitazione della fauna selvatica. «Tutto questo mi ha dato un motivo per combattere più duramente per gli animali e il loro benessere».

FONTELastampa.it

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